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Stadio Renzo Barbera
(troppo vecchio per rispondere)
Gollum
2004-02-27 11:02:24 UTC
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Salve, ho scritto il seguente testo sullo stadio di Palermo destinato ad una guida agli stadi d'Italia su cui sto lavorando da diversi mesi. Le informazioni le ho prese principalmente dalla rete e attraverso alcuni testi. Qualcuno può controllare se ci sono eventuali inesattezze e possibilmente aggiungere qualche notizia, informazione, curiosità o aneddoto? Grazie e a presto

Sandro


Lo stadio di Palermo sorge nella zona ovest della città al centro del Parco Favorita, una vasta area verde rettangolare sovrastata maestosamente dall'imponente sagoma del Monte Pellegrino. Nell'ampio parco, un tempo del re Federico di Svevia, trovano spazio - oltre al campo di calcio - diverse altre strutture sportive: uno stadio per l'atletica, un ippodromo, una piscina e diversi campi da tennis. L'U.S. Palermo (i cui celebri ed inconsueti colori sociali rosa e nero sono dovuti, come è noto, ad un errato lavaggio delle casacche originariamente rossoblu) fu costretta nei primi anni di attività a cambiare non meno di nove terreni di gioco, principalmente nella zona ovest della città, prima di stabilirsi definitivamente allo Stadio del Littorio, ultimato nel 1932 e costruito in tutta fretta dal regime fascista intenzionato a mandare in pensione l'ormai vecchio campo sportivo Ranchibile. Il 24 Gennaio dello stesso anno le due tribune della struttura originaria furono inaugurate con una trionfale vittoria per 5 a 1 contro l'Atalanta che proseguì la marcia dei siciliani verso la serie A, conquistata per la prima volta al termine della stagione. La Tribuna Sud, quella prospiciente il Monte Pellegrino, presentava una copertura in cemento simile a quella più celebre ideata poco prima da Nervi a Firenze, sebbene assai più modesta nell'impostazione. Nel 1936 lo stadio venne intitolato a Michele Marrone, eroe caduto nella Guerra di Spagna, ma pochi anni dopo, al termine del conflitto mondiale, la denominazione mutò ancora in Stadio Comunale sebbene per tutti l'impianto rimanga maggiormente noto come La Favorita anche dopo l'ultima recente intitolazione (18 Settembre 2002) a Renzo Barbera, presidente del Palermo tra il 1970 ed il 1980. La costruzione delle due curve, edificate in forma arcuata nonostante la contestuale eliminazione dell'originaria pista di atletica, risale al periodo a cavallo degli anni Cinquanta (furono ultimate nel 1954 e portarono la capienza dell'impianto a 40.000 posti) quando lo stadio del capoluogo siciliano fu scelto per ospitare una gara della nazionale azzurra contro la Svizzera (28 Dicembre 1952). Nel 1968, in occasione del ritorno del Palermo nella massima divisione, furono aggiunti pochi gradini in prossimità del terreno di gioco. Nel 1984, alla vigilia della drammatica crisi societaria che portò tre anni più tardi il Palermo a ripartire dalla serie C2, fu aggiunto un secondo anello di spalti sorretto esternamente da una struttura in acciaio. In questo modo la capienza della Favorita fu portata a 44.860 posti (riempiti solo nel derby con il Messina della stagione 1984-85 e pochi mesi dopo nella gara di coppa contro la Juve di Platini), permettendo di inserire Palermo (e la Sicilia) tra le sedi dei Mondiali di Italia '90. Lo stadio tuttavia rimaneva piuttosto carente nella struttura, sebbene posizionato assai felicemente. La tribuna principale con i suoi 12.100 posti a sedere fu rammodernata avendo cura di non contrastare il magnifico paesaggio circostante e ciò spiega il suo basso profilo e l'uso di colori naturali. Una curva fu ricostruita completamente, mancando incredibilmente delle fondamenta, ed un ulteriore allargamento degli spalti verso l'esterno si rese necessario, in seguito all'installazione dei seggiolini, per raggiungere la capienza minima richiesta dalla FIFA per le gare del Mondiale italiano (del quale, in ogni caso, La Favorita con i suoi 36.630 posti rappresentava lo stadio più piccolo). La Favorita fu ulteriormente arricchita dal nuovo tabellone elettronico, dal nuovo terreno Cell-System e dalle splendide palme che circondano esternamente l'impianto. Durante tali lavori di ristrutturazione (che tristemente costarono la vita a cinque operai per un tragico incidente sul lavoro) fu lo stadio di Trapani, quasi 100 chilometri più a ovest, ad ospitare le gare interne del Palermo. Alle nuove fortune sul campo della società rosanero, culminate nel ritorno in Serie A nel maggio 2004, sembra legato il destino degli ulteriori sviluppi dello stadio di Palermo.
Luigi Balistreri
2004-02-27 11:44:49 UTC
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Post by Gollum
Salve, ho scritto il seguente testo sullo stadio di Palermo destinato ad
una guida agli stadi >prese principalmente dalla rete e attraverso
alcuni testi. Qualcuno può >controllare se ci sono eventuali
inesattezze
Post by Gollum
e possibilmente aggiungere >qualche notizia, informazione, curiosità o
aneddoto? Grazie e a presto
Ciao, inanzitutto complimenti per l'iniziativa! Anch'io sono
appassionato di storia del Palermo e mi permetto di intervenire per
darti ulteriori notizie.

1) Circa il passaggio dal rossoblu al rosanero, quella del lavaggio
delle magliette è una leggenda. Il vero motivo dipende da una
constatazione di alcuni personaggi - Michele Pojero - mister Blak e
Norman - dell'epoca (1905) circa il fatto che il colore rossoblu fosse
sfruttato dal altre squadre (genoa) proponendo il cambio in rosanero in
quanto questi nuovi colori sono i colori dell'amaro e del dolce come i
risultati della squadra sono alterni come un orologio svizzero. In una
lettera di Airoldi si cita un annedoto di Vincenzo Florio al circolo di
Via Stabile secondo cui quando si perde si può bere l'amaro di colore
nero e il rosa si può assaporare nel liquore dolce. Ho un libro che
riproduce la lettera in qustione, se ti interessa la scannerizzo e la
rendo disponibile su web.

2) Per quanto ne so io i lavori per i mondiali 1990 hanno completamente
ricostruito lo stadio tranne la tribuna (almeno il prospetto - vincolo
imposto dalla soprintendenza in quanto monumento storico). Infatti prima
i gradoni erano più basi, adesso sono più alti.

3) L'ingegnere che progettò lo stadio nel 1932 era un allievo di Nervi,
l'architetto Santangelo (vado a memoria spero di non errare).

Spero di esserti stato d'aiuto.

Luigi

-- www.luigibalistreri.net
Gollum
2004-02-28 10:31:52 UTC
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Ciao Luigi, grazie per il tuo interessamento e le preziose informazioni, in
realtà ho un po' trascurato Palermo e la Sicilia in quanto attendo da tempo
l'intervento di un avvocato di Palermo che scrive sul sito
www.manierosanero.it e che conosce alla grande il calcio siciliano in
generale. Diversi problemi hanno ritardato il lavoro e ora mi sto
organizzando in maniera differente. Riguardo alla questione dei colori
sociali lo stesso webmaster del sito di cui sopra mi scrisse:
"...sulle quali ci sono diverse versioni, ma la più veritiera è quella che
ti racconterà meglio di me Gabriele e cioè che fu in realtà il Conte Lanza
di Scalea a sceglierli, perchè la squadra alternava prestazioni positive ad
altre negative. Quindi era a volte dolce come il rosolio, appunto di colore
rosa, e altre volte amaro come il suo liquore digestivo di colore nero."
che collima in buona parte con la tua tesi anche se vanno verificati i
personaggi in questione. riguardo alle altre precisazioni, immagino che tu
abbia ragione e comunque non sarà un problema verificare più accuratamente
le informazioni. Se ti viene in mente qualcos'altro, specialmente qualche
nota di folclore legata alla città di Palermo ed alla sua gente, scrivimi
ancora, sarò felice di inserirla nel testo sul Renzo Barbera 8ma poi alla
fine lo chiamate davvero così lo stadio o sarà sempre La Favorita?)
Ciao e a presto
Sandro
Post by Gollum
Post by Gollum
Salve, ho scritto il seguente testo sullo stadio di Palermo destinato ad
una guida agli stadi >prese principalmente dalla rete e attraverso
alcuni testi. Qualcuno può >controllare se ci sono eventuali
inesattezze
Post by Gollum
e possibilmente aggiungere >qualche notizia, informazione, curiosità o
aneddoto? Grazie e a presto
Ciao, inanzitutto complimenti per l'iniziativa! Anch'io sono
appassionato di storia del Palermo e mi permetto di intervenire per
darti ulteriori notizie.
1) Circa il passaggio dal rossoblu al rosanero, quella del lavaggio
delle magliette è una leggenda. Il vero motivo dipende da una
constatazione di alcuni personaggi - Michele Pojero - mister Blak e
Norman - dell'epoca (1905) circa il fatto che il colore rossoblu fosse
sfruttato dal altre squadre (genoa) proponendo il cambio in rosanero in
quanto questi nuovi colori sono i colori dell'amaro e del dolce come i
risultati della squadra sono alterni come un orologio svizzero. In una
lettera di Airoldi si cita un annedoto di Vincenzo Florio al circolo di
Via Stabile secondo cui quando si perde si può bere l'amaro di colore
nero e il rosa si può assaporare nel liquore dolce. Ho un libro che
riproduce la lettera in qustione, se ti interessa la scannerizzo e la
rendo disponibile su web.
2) Per quanto ne so io i lavori per i mondiali 1990 hanno completamente
ricostruito lo stadio tranne la tribuna (almeno il prospetto - vincolo
imposto dalla soprintendenza in quanto monumento storico). Infatti prima
i gradoni erano più basi, adesso sono più alti.
3) L'ingegnere che progettò lo stadio nel 1932 era un allievo di Nervi,
l'architetto Santangelo (vado a memoria spero di non errare).
Spero di esserti stato d'aiuto.
Luigi
-- www.luigibalistreri.net
Luigi Balistreri
2004-02-28 11:10:40 UTC
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Post by Gollum
Ciao Luigi, grazie per il tuo interessamento
Di nulla... ci mancherebbe!
Post by Gollum
ma poi alla fine lo chiamate davvero così lo stadio o sarà sempre La
Favorita?)
Come hai ricordato tu il parco della Favorita (io sapevo fosse riserva
di caccia borbonico nel periodo di Ferdinando II durante il suo -
forzato - soggiorno a Palermo fine '700, non posso confermarti che
avesse questo nome nel periodo normanno come dici tu) è stato sfruttato
per la costruzione di vari impianti sportivi tra cui principalmente
l'Ippodromo in periodi in cui era ancora zona periferica. Ora purtroppo
la cementificazione selvaggia lo ha reso una zona brulicante e
trafificata anche se il polmone verde è rimasto. Nota la similitudine
con Milano-San Siro, anche lì Stadio e Ippodromo.

A parte che credo che non si sia mai chiamato ufficialmente La Favorita,
da molte fonti sembra sia il nome reale. Ricordo varie versioni tipo
"Stadio della Favorita", come per indicare che si trova nel parco
omonimo, Stadio la "Favorita" senza articolo o il più comune "La
Favorita" che forse si è sempre scambiato per il nome reale, secondo me
sempre usati per indicare il toponimo.

Da bambino (anni'80) mi ricordo che sia sopra il portone di ingresso che
nell'Album Panini c'era sempre scritto "Stadio Comunale" e io ho sempre
saputo che non avesse nome.

Mai chiamato da nessuno "Comunale".... La Favorita è il nome classico
anche se chi abita a Palermo sa che "andare alla Favorita" può
significare tante cose ;) (se vuoi te lo spiego ma è OT)

A me suona male chiamarlo Barbera, niente contro il grande presidente
Renzo, credo si tratti di una questione di abitudine.... E poi chi
chiama San Siro il "Meazza"? ;) Personalmente non mi pongo problemi...
quando vado alla partita o parlo dell'argomento dico.... "lo stadio" :D
Post by Gollum
Ciao e a presto
Sandro
Ciao a te!!!!

Luigi

---
www.luigibalistreri.net
Gollum
2004-02-29 09:34:29 UTC
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io sapevo fosse riserva di caccia borbonico nel periodo di Ferdinando II
durante il suo -
forzato - soggiorno a Palermo fine '700, non posso confermarti che
avesse questo nome nel periodo normanno come dici tu)
Niente di più probabile, io hi tratto le notizie dal celebre Football
Grounds of Europe di Simon Inglis che è una sorta di Bibbia per gli
appassionati di impianti sportivi. Però ho già notato altre inesattezze qua
e là nel testo (vedi anche la precedente questione riguardante l'origine dei
colori sociali del Palermo) e soprattutto non ho potuto non accorgermi di
una certa approssimazione (condita da un fastidioso astio) nei confronti
della storia italiana. Penso che prenderò per buona la tua ipotesi che del
resto sarà facile verificare, immagino.
Mai chiamato da nessuno "Comunale".... La Favorita è il nome classico
anche se chi abita a Palermo sa che "andare alla Favorita" può
significare tante cose ;) (se vuoi te lo spiego ma è OT)
Sarebbe interessante ma qualcuno potrebbe non essere d'accordo e comunque
non voglio abusare della tua disponibilità.
A me suona male chiamarlo Barbera, niente contro il grande presidente
Renzo, credo si tratti di una questione di abitudine.... E poi chi
chiama San Siro il "Meazza"? ;) Personalmente non mi pongo problemi...
quando vado alla partita o parlo dell'argomento dico.... "lo stadio" :D
Ti assicuro che c'è chi sta peggio. A Bergamo chi va all' "Atleti Azzurri
d'Italia"? Non vanno neanche al Comunale, mi hanno spiegato. Vanno
"all'Atalanta". Qui dove abito io a Vicenza, la gente va invece "al calcio".
Ma ciò non sorprende più di tanto, considerando la scarsa familiarità con la
grammatica italiana ed il generale bassissimo spessore culturale dei miei
concittadini (che mi auguro non frequentino questo NG, altrimenti - è
chiaro - scherzavo)

Sandro

Vittorix
2004-02-28 17:54:32 UTC
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Barbera 8ma poi alla fine lo chiamate davvero così lo stadio o sarà
sempre La Favorita?)
"alla Favorita!"
--
ciao
Vittorix
Vittorix
2004-02-27 22:02:56 UTC
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tabellone elettronico che non funziona più da anni, e terreno
cell-system che anche ai tempi dei mondiali sembrava un campo di patate.
il terreno è stato per anni un vero e proprio e leggendario disastro,
come quello di San Siro.
poi ti sei dimenticato che lo stadio ha attorno al campo delle
recinzioni neanche tanto trasparenti che limitano la visibilità a
parecchie migliaia di spettatori quando lo stadio è pieno.
ti sei dimenticato che gli avversario vengono tenuti in un gabbione
chiuso interamente da tutti i lati e sopra di rete metallica perchè
c'erano civili e simpatici spontanei scambi di souvenir tra le tifoserie
del Palermo e avversaria. ciò comporta inoltre ulteriore perdita di
posti.
ti sei dimenticato l'affollamento dato dalla mancanza di un qualsiasi
parcheggio dello stadio, con quotidiano casino di traffico tentacolare e
paralizzante prima e dopo la partita. inoltre il deflusso delle persone
è impedito dalla presenza di fronte allo stadio di gente che si ferma ai
banchetti del pane e panelle.
ti sei dimenticato le micro biglietterie dello stadio che costringono
spesso a calche e a resse.

(la vista che si gode dallo Stadio La Favorita con Montepellegrino "in
faccio" è la più bella possibile al tramonto)
--
ciao
Vittorix
"Gollum" <***@libero.it> ha scritto nel messaggio news:4tF%b.36577$***@twister1.libero.it...
Salve, ho scritto il seguente testo sullo stadio di Palermo destinato ad
una guida agli stadi d'Italia su cui sto lavorando da diversi mesi. Le
informazioni le ho prese principalmente dalla rete e attraverso alcuni
testi. Qualcuno può controllare se ci sono eventuali inesattezze e
possibilmente aggiungere qualche notizia, informazione, curiosità o
aneddoto? Grazie e a presto

Sandro


Lo stadio di Palermo sorge nella zona ovest della città al centro del
Parco Favorita, una vasta area verde rettangolare sovrastata
maestosamente dall'imponente sagoma del Monte Pellegrino. Nell'ampio
parco, un tempo del re Federico di Svevia, trovano spazio - oltre al
campo di calcio - diverse altre strutture sportive: uno stadio per
l'atletica, un ippodromo, una piscina e diversi campi da tennis. L'U.S.
Palermo (i cui celebri ed inconsueti colori sociali rosa e nero sono
dovuti, come è noto, ad un errato lavaggio delle casacche
originariamente rossoblu) fu costretta nei primi anni di attività a
cambiare non meno di nove terreni di gioco, principalmente nella zona
ovest della città, prima di stabilirsi definitivamente allo Stadio del
Littorio, ultimato nel 1932 e costruito in tutta fretta dal regime
fascista intenzionato a mandare in pensione l'ormai vecchio campo
sportivo Ranchibile. Il 24 Gennaio dello stesso anno le due tribune
della struttura originaria furono inaugurate con una trionfale vittoria
per 5 a 1 contro l'Atalanta che proseguì la marcia dei siciliani verso
la serie A, conquistata per la prima volta al termine della stagione.
La Tribuna Sud, quella prospiciente il Monte Pellegrino, presentava una
copertura in cemento simile a quella più celebre ideata poco prima da
Nervi a Firenze, sebbene assai più modesta nell'impostazione. Nel 1936
lo stadio venne intitolato a Michele Marrone, eroe caduto nella Guerra
di Spagna, ma pochi anni dopo, al termine del conflitto mondiale, la
denominazione mutò ancora in Stadio Comunale sebbene per tutti
l'impianto rimanga maggiormente noto come La Favorita anche dopo l'
ultima recente intitolazione (18 Settembre 2002) a Renzo Barbera,
presidente del Palermo tra il 1970 ed il 1980. La costruzione delle due
curve, edificate in forma arcuata nonostante la contestuale eliminazione
dell'originaria pista di atletica, risale al periodo a cavallo degli
anni Cinquanta (furono ultimate nel 1954 e portarono la capienza
dell'impianto a 40.000 posti) quando lo stadio del capoluogo siciliano
fu scelto per ospitare una gara della nazionale azzurra contro la
Svizzera (28 Dicembre 1952). Nel 1968, in occasione del ritorno del
Palermo nella massima divisione, furono aggiunti pochi gradini in
prossimità del terreno di gioco. Nel 1984, alla vigilia della drammatica
crisi societaria che portò tre anni più tardi il Palermo a ripartire
dalla serie C2, fu aggiunto un secondo anello di spalti sorretto
esternamente da una struttura in acciaio. In questo modo la capienza
della Favorita fu portata a 44.860 posti (riempiti solo nel derby con il
Messina della stagione 1984-85 e pochi mesi dopo nella gara di coppa
contro la Juve di Platini), permettendo di inserire Palermo (e la
Sicilia) tra le sedi dei Mondiali di Italia '90. Lo stadio tuttavia
rimaneva piuttosto carente nella struttura, sebbene posizionato assai
felicemente. La tribuna principale con i suoi 12.100 posti a sedere fu
rammodernata avendo cura di non contrastare il magnifico paesaggio
circostante e ciò spiega il suo basso profilo e l'uso di colori
naturali. Una curva fu ricostruita completamente, mancando
incredibilmente delle fondamenta, ed un ulteriore allargamento degli
spalti verso l'esterno si rese necessario, in seguito all'installazione
dei seggiolini, per raggiungere la capienza minima richiesta dalla FIFA
per le gare del Mondiale italiano (del quale, in ogni caso, La Favorita
con i suoi 36.630 posti rappresentava lo stadio più piccolo). La
Favorita fu ulteriormente arricchita dal nuovo tabellone elettronico,
dal nuovo terreno Cell-System e dalle splendide palme che circondano
esternamente l'impianto. Durante tali lavori di ristrutturazione (che
tristemente costarono la vita a cinque operai per un tragico incidente
sul lavoro) fu lo stadio di Trapani, quasi 100 chilometri più a ovest,
ad ospitare le gare interne del Palermo. Alle nuove fortune sul campo
della società rosanero, culminate nel ritorno in Serie A nel maggio
2004, sembra legato il destino degli ulteriori sviluppi dello stadio di
Palermo.
Gollum
2004-02-28 18:32:10 UTC
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Ciao Vittorix, grazie per le informazioni aggiuntive che ho già inserito nel
testo relativo al R. Barbera. Non è che io mi sia dimenticato di tutto ciò,
non lo sapevo proprio e in fondo sono tutte informazioni che conoscete solo
voi che frequentate gli spalti regolarmente. Se avessi tempo e soldi
visiterei personalmente tutti gli impianti (e palermo sarebbe tra i primi)
purtroppo sono solo un impiegato e non un giornalista (neanche dilettante).
però se la prima edizione del libro va bene, l'anno prossimo per
l'aggiornamento chissà...
Sandro
Post by Vittorix
tabellone elettronico che non funziona più da anni, e terreno
cell-system che anche ai tempi dei mondiali sembrava un campo di patate.
il terreno è stato per anni un vero e proprio e leggendario disastro,
come quello di San Siro.
poi ti sei dimenticato che lo stadio ha attorno al campo delle
recinzioni neanche tanto trasparenti che limitano la visibilità a
parecchie migliaia di spettatori quando lo stadio è pieno.
ti sei dimenticato che gli avversario vengono tenuti in un gabbione
chiuso interamente da tutti i lati e sopra di rete metallica perchè
c'erano civili e simpatici spontanei scambi di souvenir tra le tifoserie
del Palermo e avversaria. ciò comporta inoltre ulteriore perdita di
posti.
ti sei dimenticato l'affollamento dato dalla mancanza di un qualsiasi
parcheggio dello stadio, con quotidiano casino di traffico tentacolare e
paralizzante prima e dopo la partita. inoltre il deflusso delle persone
è impedito dalla presenza di fronte allo stadio di gente che si ferma ai
banchetti del pane e panelle.
ti sei dimenticato le micro biglietterie dello stadio che costringono
spesso a calche e a resse.
(la vista che si gode dallo Stadio La Favorita con Montepellegrino "in
faccio" è la più bella possibile al tramonto)
--
ciao
Vittorix
Salve, ho scritto il seguente testo sullo stadio di Palermo destinato ad
una guida agli stadi d'Italia su cui sto lavorando da diversi mesi. Le
informazioni le ho prese principalmente dalla rete e attraverso alcuni
testi. Qualcuno può controllare se ci sono eventuali inesattezze e
possibilmente aggiungere qualche notizia, informazione, curiosità o
aneddoto? Grazie e a presto
Sandro
Lo stadio di Palermo sorge nella zona ovest della città al centro del
Parco Favorita, una vasta area verde rettangolare sovrastata
maestosamente dall'imponente sagoma del Monte Pellegrino. Nell'ampio
parco, un tempo del re Federico di Svevia, trovano spazio - oltre al
campo di calcio - diverse altre strutture sportive: uno stadio per
l'atletica, un ippodromo, una piscina e diversi campi da tennis. L'U.S.
Palermo (i cui celebri ed inconsueti colori sociali rosa e nero sono
dovuti, come è noto, ad un errato lavaggio delle casacche
originariamente rossoblu) fu costretta nei primi anni di attività a
cambiare non meno di nove terreni di gioco, principalmente nella zona
ovest della città, prima di stabilirsi definitivamente allo Stadio del
Littorio, ultimato nel 1932 e costruito in tutta fretta dal regime
fascista intenzionato a mandare in pensione l'ormai vecchio campo
sportivo Ranchibile. Il 24 Gennaio dello stesso anno le due tribune
della struttura originaria furono inaugurate con una trionfale vittoria
per 5 a 1 contro l'Atalanta che proseguì la marcia dei siciliani verso
la serie A, conquistata per la prima volta al termine della stagione.
La Tribuna Sud, quella prospiciente il Monte Pellegrino, presentava una
copertura in cemento simile a quella più celebre ideata poco prima da
Nervi a Firenze, sebbene assai più modesta nell'impostazione. Nel 1936
lo stadio venne intitolato a Michele Marrone, eroe caduto nella Guerra
di Spagna, ma pochi anni dopo, al termine del conflitto mondiale, la
denominazione mutò ancora in Stadio Comunale sebbene per tutti
l'impianto rimanga maggiormente noto come La Favorita anche dopo l'
ultima recente intitolazione (18 Settembre 2002) a Renzo Barbera,
presidente del Palermo tra il 1970 ed il 1980. La costruzione delle due
curve, edificate in forma arcuata nonostante la contestuale eliminazione
dell'originaria pista di atletica, risale al periodo a cavallo degli
anni Cinquanta (furono ultimate nel 1954 e portarono la capienza
dell'impianto a 40.000 posti) quando lo stadio del capoluogo siciliano
fu scelto per ospitare una gara della nazionale azzurra contro la
Svizzera (28 Dicembre 1952). Nel 1968, in occasione del ritorno del
Palermo nella massima divisione, furono aggiunti pochi gradini in
prossimità del terreno di gioco. Nel 1984, alla vigilia della drammatica
crisi societaria che portò tre anni più tardi il Palermo a ripartire
dalla serie C2, fu aggiunto un secondo anello di spalti sorretto
esternamente da una struttura in acciaio. In questo modo la capienza
della Favorita fu portata a 44.860 posti (riempiti solo nel derby con il
Messina della stagione 1984-85 e pochi mesi dopo nella gara di coppa
contro la Juve di Platini), permettendo di inserire Palermo (e la
Sicilia) tra le sedi dei Mondiali di Italia '90. Lo stadio tuttavia
rimaneva piuttosto carente nella struttura, sebbene posizionato assai
felicemente. La tribuna principale con i suoi 12.100 posti a sedere fu
rammodernata avendo cura di non contrastare il magnifico paesaggio
circostante e ciò spiega il suo basso profilo e l'uso di colori
naturali. Una curva fu ricostruita completamente, mancando
incredibilmente delle fondamenta, ed un ulteriore allargamento degli
spalti verso l'esterno si rese necessario, in seguito all'installazione
dei seggiolini, per raggiungere la capienza minima richiesta dalla FIFA
per le gare del Mondiale italiano (del quale, in ogni caso, La Favorita
con i suoi 36.630 posti rappresentava lo stadio più piccolo). La
Favorita fu ulteriormente arricchita dal nuovo tabellone elettronico,
dal nuovo terreno Cell-System e dalle splendide palme che circondano
esternamente l'impianto. Durante tali lavori di ristrutturazione (che
tristemente costarono la vita a cinque operai per un tragico incidente
sul lavoro) fu lo stadio di Trapani, quasi 100 chilometri più a ovest,
ad ospitare le gare interne del Palermo. Alle nuove fortune sul campo
della società rosanero, culminate nel ritorno in Serie A nel maggio
2004, sembra legato il destino degli ulteriori sviluppi dello stadio di
Palermo.
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